Attività Clinica e Diagnostica

Diagnostica: Gastroscopia

ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA O GASTROSCOPIA

PREPARAZIONE ALL’ESAME

L’Esame viene condotto introducendo attraverso la bocca una sottile sonda flessibile (endoscopio) che consente la visione diretta della mucosa di esofago, stomaco e duodeno. E’ così possibile valutare la presenza di eventuali patologie quali infiammazioni ,ulcere, polipi, tumori. Se necessario, potranno essere prelevati durante l’esame, in modo indolore, alcuni campioni di tessuto (biopsie) per analisi istologiche.

PREPARAZIONE

Lo stomaco deve essere vuoto da almeno 12/6  ore. La sera precedente l’esame è consentita una cena leggera. A chi assume farmaci ad azione anticoagulante , antiaggreganti piastrinici, antinfiammatori e antidolorifici non viene generalmente chiesto di sospendere il trattamento, a meno che non debba sottoporsi a gastroscopia con possibile biopsia (aumentano i rischi di emorragia). L’ultima parola spetta comunque al medico o allo specialista che ha richiesto la visita che potrebbe richiedere o una variazione del trattamento o una sua breve sospensione. Prima dell’esame non devono essere assunti né farmaci antiacido né carbone vegetale.

IL GIORNO DELL’ESAME

Deve venire accompagnato, e portare con sé le due richieste del medico (per la gastroscopia e per eventuale esame istologico), i documenti relativi a ricoveri, interventi chirurgici, esami ematochimici, esami endoscopici e radiologici precedenti. Verranno chieste informazioni relative a terapie precedenti e in corso. Bisogna segnalare  eventuali allergie a farmaci, se portatore di pace-maker, o se affetto da glaucoma. In caso di malattia cardiaca valvolare potrà essere necessario sottoporsi prima e dopo l’esame a terapia antibiotica.

L’ESAME

Prima dell’esame è opportuno rimuovere occhiali ed eventuali protesi dentarie mobili. Verrà fatto coricare su un lettino, sul fianco sinistro, e dovrà tenere un boccaglio in bocca. Se non controindicata e se il paziente  è d’accordo  verrà praticata una sedazione farmacologica con iniezione endovenosa e/o  un anestetico locale spray. Il gastroscopio verrà introdotto attraverso il boccaglio in bocca e quindi in esofago, stomaco e duodeno. La procedura non impedisce di respirare e non  provoca  dolore. L’indagine dura alcuni minuti (circa 10). Gli accessori utilizzati per l’esame sono monouso o comunque sottoposti a sterilizzazione allo scopo di evitare la trasmissione di infezioni.

 

DOPO L’ESAME

Salvo diverse indicazioni, potrà riprendere la sua dieta usuale. Se praticata sedazione, la sensazione di “stordimento” durerà circa 30 minuti e comunque lascia il  nostro Servizio solo a completa ripresa della lucidità. Non potrà guidare autoveicoli per almeno 12 ore. Il referto dell’esame endoscopico viene  rilasciato prima della dimissione; l’esito dell’esame istologico potrà essere ritirato dopo circa 15 giorni.

POSSIBILI COMPLICANZE

L’esofagogastroduodenoscopia è un esame routinario sicuro. Tuttavia, seppur molto raramente si possono verificare alcune complicanze, per lo più legate ai farmaci impiegati per la sedazione. Alterazioni della funzionalità respiratoria o cardiaca legate alla sedazione possono verificarsi particolari categorie di pazienti (anziani o affetti da gravi malattie cardiache o respiratorie)  e solo raramente richiedono l’intervento dell’anestesista. La perforazione in corso di endoscopia diagnostica è un evento molto raro così come il sanguinamento, queste complicanze possono richiedere un intervento chirurgico. In particolari circostanze tramite la gastroscopia è possibile addirittura trattare il problema (si parla in questo caso di gastroscopia operativa) o effettuare un prelievo bioptico. La complicanza più comune è la perforazione dello stomaco; i rischi sono maggiori nel caso di gastroscopia con biopsia, i  rischi possono anche aumentare  nel caso siano presenti particolari condizioni anatomiche (presenza di stenosi esofagee, diverticolo di Zenker ecc.). Basso, ma non nullo, il rischio di polmonite secondaria all’ingestione di materiale aspirato nelle vie aeree; lo stesso dicasi per le aritmie cardiache.

Principali indicazioni alla gastroscopia

I segni e i sintomi relativi a malattie a carico di esofago, stomaco e duodeno sono numerosi ed estremamente variegati (anemia, bruciore retrosternale, disfagia, dolore addominale, ematemesi, melena, nausea, epigastralgie  ecc.), com’è noto, infatti, le patologie che possono colpire questi organi sono numerose (tumore dello stomaco, tumore dell’esofago, tumore al duodeno, gastrite, ulcera gastrica e ulcera duodenale, esofagite, esofago di Barrett ecc.). La gastroscopia può anche essere utilizzata per effettuare una valutazione dell’andamento di una patologia diagnosticata in precedenza, per monitorare l’efficacia delle terapie intraprese e per somministrare eventuali trattamenti per via endoscopica.

La biopsia allo stomaco durante la gastroscopia

 Quando si esegue una biopsia allo stomaco, questo esame è molto utile al fine di rilevare i problemi presenti nell’ organo. Essa risulta efficace soprattutto quando sono in atto processi infiammatori, ulcere, neoplasie ed altri disturbi o patologie dell’ apparato digestivo. Con la biopsia il gastroenterologo può prelevare campioni di tessuto che verranno analizzati per determinare la presenza di eventuali problemi allo stomaco.

 

Quando è richiesta la gastroscopia con biopsia?

Questo esame è richiesto dal tuo medico quando sospetta dei problemi allo stomaco, all’esofago o al duodeno. Le patologie a carico dell’apparato digestivo possono essere:

  • tumore (allo stomaco, all’ esofago o al duodeno)
  • gastrite
  • ulcera gastrica
  • ulcera duodenale
  • esofagite
  • Ricerca dell’ Helicobacte Pylori

Cos’è la biopsia?

La biopsia è un test , che prevede l’asportazione di piccolissima quantità di tessuto per un esame al microscopio. Il campione, infatti, è prelevato e inviato al laboratorio di anatomia patologica per studiarne la struttura cellulare, l’eventuale presenza di batteri o altri agenti che hanno determinato la presenza di patologie o infiammazioni.

Il medico può riconoscere subito se il tessuto è maligno?

Per il medico che effettua la biopsia allo stomaco non sempre è possibile esprimere se il tessuto prelevato è maligno o benigno. È bene allora attendere qualche giorno i risultati del laboratorio, per avere il tempo di sottoporre il tessuto prelevato ad un esame microscopico e colorazioni adeguate  per ottenere così un giudizio definitivo e certo.

Mostra
Nascondi